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ALLUCINOGENI - Nessuno è perfetto:Malattie e Disturbi Mentali

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ALLUCINOGENI

MALATTIE E DISTURBI MENTALI > DIPENDENZA DA ABUSO DI SOSTANZE


ALLUCINOGENI

INDICE:
Droghe e maturazione del cervello
Che cosa sono gli allucinogeni?
Cosa sono le droghe dissociative?
Qual è l’entità dell’uso/abuso di allucinogeni in Europa e in Italia?
Perché le persone assumono allucinogeni?
Gli effetti dell’LSD
DISTURBO PSICOTICO INDOTTO DA ALLUCINOGENI
DISTURBO PERCETTIVO PERSISTENTE DA ALLUCINOGENO
Le droghe dissociative
Natura ed effetti della ketamina
Natura ed effetti del destrometorfano
Glossario
Bilbiografia

Droghe e maturazione del cervello
Molti ragazzi e genitori si rivolgono a noi, a volte con scetticismo, chiedendoci quali siano i reali danni delle droghe e dell’alcol sul cervello. Pensano che in realtà le nostre raccomandazioni a non usare alcun tipo di droghe siano solo allarmismi. Le argomentazioni scientifiche che possiamo produrre per dimostrare quanto le sostanze possono essere dannose per il proprio cervello e quindi per la mente sono moltissime ma spesso di difficile comunicazione e spiegazione per la loro complessità scientifica. Una informazione su tutte però appare particolarmente comprensibile nella sua drammatica chiarezza: il cervello comincia la sua maturazione acquisendo gli stimoli del mondo
esterno a partire dalla nascita, ma completa tale processo tra i 20 e i 21 anni con importanti varianti individuali. La figura soprariportata illustra tale evoluzione dove le aree giallo, verde, arancione rappresentano le aree di immaturità cerebrale particolarmente presenti nei primi anni di vita che vanno via via riducendosi col progredire dell’età fino a raggiungere la completa maturazione, rappresentate dal colore blu-viola dopo i 20 anni. Come è comprensibile, durante tutto questo processo le cellule cerebrali sono particolarmente sensibili e la loro fisiologia e naturale maturazione può venire facilmente alterata e deviata dai forti stimoli provenienti dall’esterno quali per l’appunto quelli prodotti dalle droghe e dall’alcol. Va chiarito che tutte le sostanze stupefacenti sono psicoattive e in grado, anche a basse dosi, di interferire con questa maturazione cerebrale. Mentre le cellule cerebrali maturano e le relazioni tra esse si consolidano, la persona sviluppa sempre di più la sua personalità e il suo funzionamento mentale. Risulta evidente anche ai non esperti che, se il cervello di un ragazzo in piena maturazione, viene bombardato con sostanze in grado di stimolare enormemente e intossicare le cellule nervose in evoluzione (e quindi particolarmente sensibili) non potrà avere uno sviluppo fisiologico ma sarà deviato dalla sua naturale evoluzione. I danni quindi, che queste sostanze sono in grado di produre nel cervello dei ragazzi, che è la fascia di popolazione che ci preoccupa di più, scardinano importanti e delicati sistemi neuropsicologici all’interno di un sistema cerebrale in piena maturazione, creando, oltre a documentabili danni fisici, anche il persistere di percezioni alterate del proprio essere e del mondo esterno. Queste percezioni vengono memorizzate dall’individuo creando quindi una distorsione cognitiva che può permanere per moltissimo tempo se non addirittura per tutta la vita, condizionando il “sentire”, il “pensare”, il “volere” e, in ultima analisi, il proprio comportamento. Molti ragazzi usano nell’età dell’adolescenza droghe e alcol esponendo se stessi ad una violenza neurologica e psichica di cui ignorano sicuramente la gravità. Spero che quanto qui scritto possa farli riflettere sulla cosa migliore da fare.

Giovanni Serpelloni
Direttore Scientifico Programma Regionale sulle Dipendenze Regione del Veneto



Che cosa sono gli allucinogeni?
Nel 1938, presso la casa farmaceutica “Sandoz” in Svizzera, il chimico Albert Hofmann è stato il primo a sintetizzare l’LSD. Lo scienziato stava conducendo delle ricerche sulle possibili applicazioni mediche di vari composti dell’acido lisergico derivati dalla segale cornuta, un fungo che si sviluppa sulla segale. Cercando composti di valore terapeutico, Hofmann creò più di due dozzine di molecole sintetiche derivate dalla segale cornuta. La venticinquesima  fu chiamata, in tedesco, Lyserg-Säure-Diäthylamid 25, o LSD-25. Cinque anni dopo la creazione della droga, Hofmann ne ingerì, accidentalmente, una piccola quantità e sperimentò una serie di effetti sensoriali tremendi.
“I miei contorni, si sono trasformati nei modi più terrificanti. Tutte le cose nella stanza roteavano attorno e gli oggetti familiari e i mobili assumevano forme grottesche, minacciose. Erano in movimento continuo, animati, come se fossero guidati da un’inquietudine interna.
Anche peggio di queste trasformazioni demoniache del mondo esterno erano le alterazioni che io ho percepito in me stesso, nel mio io. Ogni sforzo della mia volontà, ogni tentativo di porre fine alla disintegrazione del mondo esterno e la dissoluzione del mio ego sembrava vano. Un demone mi aveva invaso e aveva preso possesso del mio corpo, mente ed anima.”
Gli allucinogeni sono sostanze che provocano allucinazioni, distorsioni profonde nella percezione della realtà. Sotto l’influenza di un allucinogeno, l’individuo vede immagini, sente suoni e prova sensazioni tattili che sembrano vere ma non corrispondono alla realtà del mondo esterno. Alcuni allucinogeni producono anche delle oscillazioni rapide ed intense nelle emozioni.
Gli allucinogeni interferiscono nelle interazioni fra le cellule nervose e la serotonina presente nel sistema nervoso centrale e coinvolta nel controllo del comportamento, del sistema percettivo e regolatorio dell’umore, della fame, della temperatura corporea, del comportamento sessuale, del controllo muscolare e della percezione sensoriale.

L’LSD (abbreviazione di un’espressione tedesca la cui traduzione è dietilamide dell’acido lisergico) è la droga che viene maggiormente identificata col termine “allucinogeno” ed è la più usata in questa classe di sostanze. E’ considerato l’allucinogeno più tipico e le caratteristiche della sua azione e i suoi effetti, descritti in questo fascicolo, valgono anche per gli altri allucinogeni quali la mescalina, la psilocibina e l’ibogaina.

Cosa sono le droghe dissociative?
Le droghe come la PCP (la fenciclidina) e la ketamina, inizialmente utilizzate come anestetici generali in chirurgia, producono distorsioni delle percezioni visive e sonore e sensazioni di distacco – dissociazione - dall’ambiente e da se stessi. Queste alterazioni mentali non sono delle allucinazioni, pertanto la PCP e la ketamina sono più propriamente denominate “anestetici dissociativi”. Il destrometorfano, un comune farmaco antitosse può, ad alte dosi, produrre effetti simili a quelli della PCP e della ketamina.
Le droghe dissociative agiscono alterando la distribuzione del glutammato nel cervello. Il glutammato è coinvolto nella percezione del dolore, nelle risposte agli stimoli esterni e nella memoria.
La PCP è considerata come la tipica droga dissociativa. La descrizione della sua azione e dei suoi effetti, presente in questo fascicolo, vale anche per la ketamina e il destrometorfano.
Qual è l’entità dell’uso/abuso di allucinogeni negli Stati Uniti?
La classe degli allucinogeni è composta di diverse sostanze tossiche cui, ogni giorno se ne aggiungono di nuove. Per tale ragione risulta difficile avere dei dati complessivi, mentre le informazioni relative all’uso di LSD, uno degli allucinogeni più abusati, sono maggiori.
Secondo i dati del Monitoring the Future Survey (MFT) del 2005, l’uso di LSD nel corso della vita è diminuito in modo significativo dal 2004 al 2005 tra i 17enni, mentre l’uso nell’ultimo anno e nell’ultimo mese è rimasto stabile. La percezione della disponibilità della sostanza, nello stesso periodo, è diminuita tra i 17enni.
Il consumo di LSD mostra prevalenze tendenzialmente decrescenti passando dall’uso nel corso della vita all’uso negli ultimi 30 giorni. Sono state considerate tre classi di età: 13, 15 e 17 anni. L’uso risulta proporzionale all’età, con prevalenze maggiori nella fascia d’età dei 17enni e minori nei 13enni. Tra i 13enni il consumo nella vita è pari a 1.9%, nell’ultimo anno a 1,2%, nell’ultimo mese a 0,5%. Ai 15enni corrisponde un uso nella vita pari a 2,5%, nell’ultimo anno a 1,5%, nell’ultimo mese a 0,6%. Infine tra i 17enni il consumo nella vita è pari a 3,5%, nell’ultimo anno a 1,8%, nell’ultimo mese allo 0,7%.
Secondo i dati del National Survey on Drug Use and Health (NSDUH), dal 2002 al 2004 si è osservata una diminuzione dell’uso annuale di LSD. Nel 2004 il 9,7% degli Americani dai 12 anni in su ha riferito l’uso di LSD almeno una volta nella vita, lo 0,2% l’ha utilizzato nell’ultimo anno e lo 0,1% nell’ultimo mese. L’uso nel corso della vita è diminuito in modo significativo dal 2003 al 2004 tra i ragazzi dai 12 ai 17 anni e dai 18 ai 25 anni.

Qual è l’entità dell’uso/abuso di allucinogeni in Europa e in Italia?
Per poter illustrare l’entità dell’uso/abuso delle sostanze in maniera sintetica ma efficace è utile fare riferimento ad alcuni indicatori epidemiologici definiti dall’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT), come l’uso di sostanze nella popolazione generale (uso almeno una volta nella vita, nell’ultimo anno, nell’ultimo mese) e la domanda di trattamento degli utilizzatori di sostanze.
Se fino a poco tempo fa l’LSD era la sostanza allucinogena più usata, a livello europeo attualmente l’uso di funghi allucinogeni viene riferito con sempre maggiore frequenza. Nel Regno Unito ad esempio cresce il numero di negozi che vendono funghi allucinogeni (300 negozi nel 2005); molto diffusa anche la vendita online da cui si deduce che esiste un ampio bacino di consumatori. Tuttavia i dati disponibili sono scarsi poiché, tendenzialmente, gli studi sul consumo di sostanze nella popolazione generale e studentesca utilizzano una categoria generale degli allucinogeni piuttosto che riferirsi alle singole sostanze allucinogene.

Tra i giovani di 15-24 anni il consumo una tantum di funghi allucinogeni oscilla tra l’1% e l’8%. Le prevalenze di consumo maggiori si riscontrano in Olanda, Repubblica ceca, Regno Unito, Germania ed Irlanda, mentre le stime di consumo minori si registrano in Ungheria e Francia. Inoltre, gli effetti conseguenti l’assunzione di funghi allucinogeni, sulla salute fisica e psichica, limitano la tendenza ad un consumo abituale. Le richieste di trattamento correlate all’uso di funghi allucinogeni sono rare.
I dati dell’ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs), indagine finalizzata a rilevare il consumo di sostanze psicoattive legali e illegali tra gli studenti di 15-16 anni, indicano che le percentuali di consumo nella vita di funghi allucinogeni oscillano tra lo 0% e l’8%. Le prevalenze d’uso maggiori si riscontrano in Repubblica ceca, Olanda, Francia e Belgio. In linea con le tendenze di consumo di sostanze illegali, gli studenti maschi hanno prevalenze di consumo dei funghi allucinogeni più alte rispetto alle coetanee.
Dall’indagine IPSAD 2005 (Italian Population Survey on Alcohol and Drugs), finalizzata a rilevare il consumo di sostanze psicoattive legali e illegali nella popolazione residente in Italia di età compresa tra i 15 e 64 anni, emerge un significativo aumento del consumo di allucinogeni nella fascia d’età più giovane (15-24 anni). I soggetti di età inferiore ai 35 anni sono coloro che dichiarano più frequentemente l’assunzione di tali droghe almeno una volta nella vita, sia tra i maschi che tra le femmine. Il consumo di allucinogeni negli ultimi dodici mesi raggiunge l’1,9% tra i maschi, e l’1% tra le femmine, nella fascia d’età 15-24 anni. Le Regioni maggiormente interessate dall’uso di allucinogeni  sono Lombardia (0,85%), Campania (0,6%), Emilia  Romagna, Lazio, Umbria e Veneto con prevalenze attorno allo 0,5% .
Nell’indagine ESPAD 2005 condotta in Italia sulla popolazione studentesca emerge nei maschi un aumento del consumo di allucinogeni (nell’ultimo anno) proporzionale all’età, fenomeno meno accentuato nelle femmine. Il maggior consumo di allucinogeni nell’ultimo anno si osserva nel 2004 e nel 2006, con una prevalenza pari al 2,4%. Nel 2004 alle studentesse corrisponde la più elevata percentuale d’uso (1,7%), in tutte le classi d’età eccetto che per le 16enni. Nel 2006 agli studenti corrisponde la più elevata percentuale d’uso (3,3%), dovuta soprattutto all’incremento dei consumi tra i 17enni, dal 2,6% degli anni precedenti al 3,6% nel 2006.

Perché le persone assumono allucinogeni?
Le droghe allucinogene sono presenti nella storia dell’uomo da migliaia d’anni. Molte culture, dai tropici fino all’artico, hanno utilizzato delle piante per provocare stati di distacco dalla realtà e per precipitare in “visioni”, che credevano potessero offrire introspezioni mistiche. Queste piante contengono composti chimici, quali la mescalina, la psilocibina, e l’ibogaina, strutturalmente simili alla serotonina, di cui alterano le normali funzioni nel momento in cui agiscono sul sistema nervoso centrale. Storicamente, le piante allucinogene furono molto usate nei rituali sociali e religiosi e la loro disponibilità fu limitata dal clima e dalle condizioni del terreno.
Dopo lo sviluppo dell’LSD, un composto sintetico che può essere fabbricato ovunque, l’abuso degli allucinogeni divenne molto più esteso, e dagli anni sessanta, è cresciuto drammaticamente. Da quando si è stabilito che non ne esiste un uso medico, tutto l’LSD prodotto in America è destinato all’uso illegale.
Le caratteristiche fisiche dell’LSD
L’LSD è una sostanza trasparente o bianca, inodore, solubile in acqua e sintetizzata dall’acido lisergico, un composto derivato da un fungo di segale. L’LSD, tra le droghe conosciute, è la più potente per le sue capacità di alterare le percezioni: dosi orali di soli 30 microgrammi possono produrre effetti che durano da sei a dodici ore.
L’LSD viene prodotto inizialmente in forma cristallina. Il cristallo puro può essere schiacciato in polvere e mescolato con agenti leganti per produrre tavolette note come “microdots” oppure sottili quadretti di gelatina chiamati “vetri”; più comunemente viene dissolto, diluito e poi applicato su carta o su altri materiali. La forma più comune dell’LSD è “l’acido di carta assorbente” - fogli di carta messi a bagno nell’LSD e tagliati in piccoli francobolli per dosi individuali. Le variazioni nella produzione e la presenza di contaminanti possono produrre LSD che varia da trasparente o bianco, nella sua forma più pura, a marrone o nero. L’LSD incontaminato comincia a degradare e a scolorire poco tempo dopo la sua produzione e, di conseguenza, gli spacciatori spesso applicano l’LSD sulla carta colorata per impedire che l’acquirente possa capire la purezza o l’età della droga.

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