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Disturbi causati dall'alcol
Per molti assumere bevande alcoliche è un modo come un altro per rilassarsi. Tuttavia, le persone che bevono in eccesso rischiano di danneggiare se stessi e chi sta loro intorno. I problemi correlati all'alcol possono esporre a rischio di vita, ma le terapie possono aiutare chi ne soffre a uscirne.
Per la maggior parte degli adulti un consumo moderato di bevande alcoliche (non più di due bicchieri di vino al giorno per gli uomini, uno per le donne e gli anziani) è del tutto innocuo, ma tutti i bevitori dovrebbero essere a conoscenza dei danni che l'alcol provoca alla salute. L'uso moderato di alcol si posiziona a una estremità della tipologia di comportamento; dall'altra si trova l'abuso di alcol e l'alcolismo. Poiché si tende a considerare l'alcolismo un segno di debolezza, molte persone nascondono il fatto che bevono o negano di avere un problema. In effetti l'alcolismo più che un segno di debolezza è una malattia, al pari di asma e diabete. Molte persone (in particolare quelle che lavorano, hanno una famiglia o possono usufruire di altre forme di supporto sociale) riescono a risolvere il problema, mentre per altre sono necessari più tentativi.
Relazione al Parlamento su alcol e problemi correlati
"Da tempo si vanno diffondendo nel nostro Paese, tramite i contatti sempre più intensi con i Paesi del Nord Europa, soprattutto tra i giovani, nuovi modelli di consumo alcolico che espongono la popolazione a un elevato rischio di patologie e incidenti alcolcorrelati. In particolare stanno assumendo un andamento preoccupante i consumi fuori pasto, i consumi eccessivi e ad alta intensità (binge drinking) e gli episodi di ubriachezza, sopratutto tra i giovani ma per alcuni aspetti anche tra gli anziani, con una crescente partecipazione della popolazione femminile". E' quanto rileva il Ministro del Lavoro, della salute e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi presentando la Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati in attuazione dell’art. 8 della Legge 30.3.2001 n. 125 “Legge quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati” -
Il documento, che presenta l’analisi dei dati relativi ai consumi di bevande alcoliche e ai modelli di consumo nonché la fotografia delle attività dei servizi alcologici del SSN insieme con la mappa degli interventi a livello centrale e territoriale di contrasto al fenomeno, è stato trasmesso ai Presidenti di Camera e Senato il 23 dicembre 2008.
In particolare la Relazione pone particolare attenzione ancora una volta ai modelli a rischio di comportamento della popolazione giovanile dove si rileva:
bassa età del primo contatto con le bevande alcoliche (in media 12,2 anni contro i 14,6 della media europea); la più bassa in Europa
aumento nel tempo (1998-
aumento tra il 2005-
aumento nel tempo (1993-
aumento tra il 2005 e 2006 dei consumatori di aperitivi alcolici, liquori e superalcolici tra i giovani di 11-
aumento della prevalenza di binge drinkers e di chi si ubriaca tra gli studenti di 15-
Per quanto riguarda i servizi alcologici del SSN (455 servizi distribuiti in 20 Regioni), si osserva un costante aumento (dal 1996) degli alcoldipendenti in trattamento. Nel 2006 sono stati presi in carico più di 61.600 persone, valore in aumento rispetto all’anno precedente (+9,6%). I servizi a più alta utenza (quelli con più di 200 soggetti in carico) rappresentano il 18,5% del totale. Le regioni del nord, in particolare Veneto e Lombardia sono quelle con numero assoluto più elevato di utenti, mentre il valore più basso si registra in Valle D’Aosta.
I nuovi utenti sono più giovani degli utenti già in carico o rientranti. L’utenza femminile è relativamente più anziana di quella maschile, presumibilmente anche per effetto della struttura per età della popolazione generale.
"Negli anni più recenti -