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Quando e a chi rivolgerti per i problemi di salute mentale
Può capitare a chiunque di attraversare nella propria vita un momento difficile a tal punto da non riuscire ad affrontarlo adeguatamente con le proprie forze e di sentire l’esigenza di rivolgersi ad una persona competente che sappia non solo ascoltare, ma fornire un aiuto concreto e professionale.
Quando una persona:
ha la sensazione che niente vada per il verso giusto;
è preoccupata ed ha la sensazione di non riuscire a trovare la soluzione ai problemi;
si trova in uno stato d’animo che condiziona negativamente il modo di dormire, mangiare, lavorare e di rapportarsi con gli altri;
si sente in trappola ed ha la sensazione che non ci sia più niente da fare;
ha la sensazione di non potercela fare da sola;
questo è il momento in cui, senza esitare, conviene cercare l’aiuto di uno specialista.
Ci sono tre diversi specialisti che si occupano della salute mentale: lo psicologo, lo psichiatra e lo psicoterapeuta ciascuno con un percorso formativo particolare e competenze specifiche.
Per esercitare la professione di psicologo è necessario:
aver conseguito la Laurea in Psicologia;
aver effettuato un tirocinio pratico post-
aver conseguito l'abilitazione in Psicologia mediante un Esame di Stato;
essere iscritto all’Albo degli Psicologi.
Nel corso della sua formazione lo psicologo acquisisce sia le conoscenze di base relative ai meccanismi psicologici che regolano i processi mentali ed il comportamento umano, sia le tecniche psicologiche che ne favoriscono il cambiamento.
identificare quali sono gli aspetti cognitivi e/o emozionali che creano problemi;
individuare le strade da percorrere per superarli.
Lo psicologo non ha una formazione specifica per curare i disturbi mentali (depressione, anoressia, attacchi di panico, ecc.) formazione che invece possiede lo psicoterapeuta.
Non essendo medico, lo psicologo non può prescrivere psicofarmaci.
Per esercitare la professione di psichiatra è necessario:
aver conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia;
aver effettuato un tirocinio pratico post-
aver conseguito un diploma di specializzazione quadriennale in Psichiatria;
aver conseguito l'abilitazione in Medicina e Chirurgia mediante un Esame di Stato;
essere iscritto all’Albo dei Medici-
Anche se lo psichiatra talvolta si avvale di tecniche psicologiche nell’esercizio della sua professione, l’aiuto che fornisce è prevalentemente di tipo farmacologico.
Essendo medico, infatti, lo psichiatra può prescrivere gli psicofarmaci.
Per esercitare la professione di psicoterapeuta è necessario:
aver conseguito la Laurea in Psicologiaoppure in Medicina e Chirurgia;
aver conseguito un diploma di specializzazione quadriennale;
essere iscritto all’Albo degli Psicoterapeuti.
Lo psicoterapeuta è lo specialista abilitato a curare i disturbi mentali (anoressia, disturbo bipolare, schizofrenia ecc.). Di solito, per le diversità dei percorsi formativi effettuati, gli psicoterapeuti laureati in Psicologia hanno maggiori conoscenze e competenze in ambito psicologico, mentre quelli laureati in Medicina e Chirurgia hanno maggiori conoscenze e competenze in ambito medico.
Se lo psicoterapeuta non è laureato in medicina non può prescrivere psicofarmaci.
Le Strutture per la Salute Mentale
Presso ogni ASL è attivo il Dipartimento di Salute Mentale (DSM), articolato nelle seguenti strutture:
il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)
il Centro di Salute Mentale (CSM)
le Strutture Residenziali
le Strutture Semiresidenziali
Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura
I servizi SPDC sono reparti ospedalieri con funzioni di primo intervento in cui vengono effettuati trattamenti sanitari in condizioni di degenza volontaria e/o obbligatoria. Forniscono consulenza psichiatrica ai servizi di pronto soccorso ed ai vari reparti ospedalieri. Per garantire la continuità terapeutica degli interventi il personale dei DSM viene impegnato sia nelle attività del territorio sia in quelle degli SPDC.
La degenza negli SPDC è limitata nel tempo e, qualora si rendesse necessario un suo prolungamento per ragioni di urgenza sanitaria e/o di sicurezza per il malato e per gli altri, dovrebbe essere parte di un progetto terapeutico più ampio, che coinvolga i Centri di Salute Mentale, la famiglia e le strutture residenziali.
Centro di Salute Mentale
Le funzioni dei CSM sono molteplici: coordinamento dell'attività sul territorio; funzioni di tipo sociale e sanitario; programmi di assistenza sanitaria e socio-
Ospitano, per periodi medio-
Comunità terapeutico-
ospitano utenti con problemi rilevanti, anche a carico della rete familiare e sociale di supporto, con un'elevata riduzione dei livelli di autonomia. L'equipe degli operatori, di tipo multidisciplinare, è presente sulle 24 ore.
Comunità Alloggio: ospitano utenti con un certo livello di autonomia ed in esse vengono attuati progetti socio-
Gruppi Appartamento: ospitano utenti con un certo livello di autonomia che necessitano di un sostegno nelle attività della vita quotidiana e comunitaria. Si prevede un grado di protezione variabile, in relazione ai bisogni delle specifiche unità di convivenza. Vengono promosse attività di risocializzazione. Vi opera personale del DSM e/o della cooperazione sociale seguendo apposite convenzioni.
Le Comunità Alloggio e i Gruppi Appartamento vengono definiti anche Comunità di Convivenza (CodiCo).
Strutture Semiresidenziali
Prevedono interventi di tipo diurno per l'attuazione di programmi terapeutico-
Day Hospital: si attuano interventi diagnositici e terapeutico-
Centri Diurni: svolgono prevalentemente attività di tipo socio-
Secondo la tipologia delle attività si differenziano due tipi di Centri Diurni Socio-
Centri Diurni di tipo A (gestiti in collaborazione con Cooperative Sociali di tipo B, che includono cioè per almeno il 30 % soci appartenenti alle categorie svantaggiate, nel caso specifico sofferenti psichici). Le attività realizzate in questi centri sono mirate al recupero delle abilità della persona, cercando di incrementare la sua autonomia attraverso l'acquisizione di competenze professionali propedeutiche ad un effettivo inserimento socio-
Centri Diurni di tipo B (gestiti in collaborazione con Cooperative Sociali di assistenza, ovvero tipo A ). Vi si realizzano attività espressivo-
Differenze tra psicologo, psicoterapeuta, psicanalista e psichiatra
LO PSICOLOGO
Lo psicologo è il laureato in psicologia che ha sostenuto e superato l’Esame di Stato che permette l’iscrizione all’Ordine degli psicologi. Per poter sostenere tale esame egli deve obbligatoriamente svolgere un tirocinio formativo della durata di un anno, nel quale fa esperienza nel campo della psicologia. Gli psicologi non sono tutti uguali, in quanto esistono all’interno delle università indirizzi formativi diversi (per es: psicologia clinica e di comunità, psicologia del lavoro e delle organizzazioni, psicologia dello sviluppo e dell’educazione, psicologia generale e sperimentale), i quali forniscono competenze diverse. Dopo la laurea egli può decidere di frequentare corsi o master che forniscono competenze in ambiti specifici, per esempio nel campo dei disturbi d’ansia.
Lo psicologo fornisce ai suoi utenti un aiuto non farmacologico, basato su colloqui di sostegno, strumenti diagnostici, consulenze, tecniche di rilassamento ecc. Sono molte le cose che egli può fare, purché non si configurino come terapia, poiché essa richiede il titolo di psicoterapeuta. Inoltre lo psicologo non può prescrivere farmaci, dal momento che per fare questo serve una laurea in medicina. Se possiede una laurea in medicina oltre a quella in psicologia lo può fare. Quindi, riassumendo, per essere tale lo psicologo deve possedere i seguenti requisiti:
1. laurea in psicologia;
2. essere iscritto all’Ordine degli Psicologi di una regione italiana.
LO PSICOTERAPEUTA
Il percorso per divenire psicoterapeuta è duplice. Può partire dalla laurea in psicologia o da quella in medicina, conseguita la quale va intrapreso un corso di specializzazione riconosciuto dallo Stato Italiano della durata di almeno 4 anni. Dopo la laurea va superato l’Esame di Stato di psicologia esattamente come nel caso dello psicologo (Esame di Stato di Medicina nel caso del laureato in medicina). Dunque lo psicoterapeuta può essere sia medico che psicologo; nel caso che sia psicologo può esercitare tutte le attività dello psicologo e in più la psicoterapia, nel caso che sia medico può esercitare le attività del medico (fra cui la prescrizione di farmaci) e quelle dello psicoterapeuta. Lo psicologo psicoterapeuta non può prescrivere farmaci. L’attività dello psicoterapeuta va quindi più in profondità rispetto a quella dello psicologo, e permette di agire direttamente sui disagi della persona attraverso l’utilizzo di tecniche che variano a seconda della teoria di riferimento del professionista stesso.
Le scuole di specializzazione che permettono l’iscrizione all’albo degli psicoterapeuti sono molte e molto diverse fra loro. Ognuna di esse trae origine da un quadro teorico differente, non necessariamente incompatibile con gli altri, tant’è che spesso gli psicoterapeuti fanno uso contemporaneamente di tecniche provenienti da teorie di fondo diverse. Tra le scuole di specializzazione più frequentate abbiamo, per esempio, quella ad indirizzo cognitivo-
1. laurea in psicologia o in medicina e chirurgia;
2. essere iscritto all’Ordine degli Psicologi di una regione italiana;
3. aver frequentato una scuola di specializzazione riconosciuta dallo Stato che permette l’iscrizione all’Albo degli Psicoterapeuti.
Lo psicanalista è uno psicoterapeuta che si ispira alla psicanalisi di Freud e dei suoi successori. Dopo Sigmund Freud infatti, sono nate diverse correnti dal suo pensiero originale, definite post-
1.laurea in medicina o laurea in psicologia
2.iscrizione all’Ordine dei Medici o a quello degli Psicologi
3.frequentazione di una scuola di formazione in psicoanalisi
Lo psichiatra è un laureato in medicina che ha intrapreso successivamente la specializzazione in psichiatria. Lo psichiatra non è psicologo, a meno che non abbia conseguito il relativo titolo; egli può tuttavia esercitare la psicoterapia. La differenza sostanziale tra psicologo/psicoterapeuta e psichiatra risiede nel modo di vedere la persona e nell’approccio utilizzato; mentre i primi due guardano la persona nel suo insieme, evitando di concentrarsi solo sul disturbo, lo psichiatra utilizza un metodo che può essere definito di diagnosi/cura. In sostanza egli focalizza la sua attenzione sul problema cercando di risolvere solo quello, esattamente come fa il medico.
Egli cura i disturbi psichici e le malattie mentali attraverso l’utilizzo dei metodi propri della psichiatria, che comprendono spesso l’utilizzo di farmaci. Avviene di sovente che sia lo psicologo/psicoterapeuta che lo psichiatra forniscano contemporaneamente il loro supporto ad una stessa persona, ottenendo un risultato migliore di quello che verrebbe raggiunto attraverso l’utilizzo esclusivo di uno dei due approcci. Per divenire tale lo psichiatra deve:
1.possedere una laurea in medicina
2.aver superato l’esame di ammissione all’Ordine dei Medici
3.essersi successivamente specializzato in psichiatria