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VOTO A DOMICILIO PER DISABILI GRAVI - Nessuno è perfetto:Malattie e Disturbi Mentali

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VOTO A DOMICILIO PER DISABILI GRAVI

AGEVOLAZIONI PER DISABILI


Elezioni, diritto di voto.
Ecco come funziona quello a domicilio




ROMA - Il diritto di voto per i cittadini disabili, nonostante la recente legge 22/2006 abbia migliorato la possibilità di esercitare questo diritto. Il provvedimento consente il voto domiciliare per gli elettori in dipendenza vitale da apparecchiature elettromedicali, ma non si applica per quelle persone, che non dipendono 24 ore su 24 da macchinari e non possono comunque andare alle urne con i mezzi normali. Ma come funziona il voto a domicilio?

L'elettore affetto da gravi infermità in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali che vorrà votare nella propria dimora dovrà far pervenire entro quindici giorni dalla data della votazione, al sindaco del comune nelle cui liste elettorali è iscritto, una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso l'abitazione ed indicarne il completo indirizzo. Alla dichiarazione devono essere allegate la copia della tessera elettorale ed un certificato medico rilasciato dal funzionario medico, designato dalla competente azienda sanitaria locale, da cui risulti l'esistenza di un'infermità fisica che comporta la dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali, tali da impedire all'elettore di recarsi al seggio.

Il sindaco provvederà ad includere i nomi degli elettori ammessi al voto a domicilio in appositi elenchi distinti per sezioni ed a rilasciare ai richiedenti un'attestazione dell'avvenuta inclusione negli elenchi stessi. Durante le ore in cui è aperta la votazione il presidente dell'ufficio elettorale di sezione con l'assistenza di uno degli scrutatori del seggio si recherà quindi a casa dell'elettore per raccogliere il voto. Le schede votate, raccolte e custodite dal presidente dell'ufficio elettorale di sezione in uno o più plichi distinti, nel caso di più consultazioni elettorali, saranno immediatamente riportate presso l'ufficio elettorale di sezione per essere immesse nelle urne destinate alle votazioni.

Esiste poi anche la possibilità di voto assistito (art. 41 del DPR 16 maggio 1960, n. 570, novellato dall'art. 9 della legge 11 agosto 1991 n. 271), la tipologia di voto che consente agli elettori con grave infermità di essere accompagnati all'interno della cabina elettorale da un altro elettore. In questi casi per agevolare le persone che hanno un handicap permanente, è possibile richiedere che sulla tessera elettorale venga messo un timbro che attesti questa necessità per tutte le future chiamate alle urne. Possono fruire del voto assistito i non vedenti, gli amputati delle mani, gli affetti da paralisi o da gravi impedimenti agli arti superiori che non consentono di esprimere autonomamente il voto. Per votare con l'aiuto di un accompagnatore occorre essere in possesso della tessera elettorale con l'annotazione specifica oppure essere in possesso di una certificazione rilasciata dall'Asl, anche in occasione di altre consultazioni o ancora, per i ciechi, essere in possesso di un libretto con annotati i codici 10/11/15/18/19/05/06/07.

 




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