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DIPENDENZA DA EROINA - Nessuno è perfetto:Malattie e Disturbi Mentali

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DIPENDENZA DA EROINA

MALATTIE E DISTURBI MENTALI > DIPENDENZA DA ABUSO DI SOSTANZE


Dipendenza da Eroina

L'eroina è un potente analgesico che riduce l'attività cerebrale, producendo una sensazione di rilassamento, sicurezza e benessere. Agli inizi del secolo, l'eroina veniva usata in medicina come sedativo e anestetico, ma allora i medici non conoscevano il suo potenziale in termini di dipendenza. Quando si scoprirono i suoi effetti dannosi, l'uso della sostanza venne bandito. Attualmente, l'eroina non presenta molte applicazioni cliniche legittime, poiché i sedativi e gli anestetici sintetici hanno gradualmente sostituito l'uso dei composti oppiacei.

L'eroina pura si presenta sotto forma di polvere bianca, dal sapore amaro, che viene prodotta dalla linfa del papavero. L'eroina illegale può variare da un colore bianco al marrone scuro, a causa delle impurità residue del processo produttivo o degli adulteranti. Generalmente viene disciolta in acqua e iniettata, ma può essere anche fumata, miscelandola al tabacco, o riscaldata e inalata attraverso le esalazioni, o ancora ingerita.

Fino a non molto tempo fa, gli eroinomani assumevano l'eroina in forma impura, iniettandola per endovena o intramuscolo. Tuttavia, la disponibilità di quantità maggiori di eroina pura fa sì che molti di coloro che attualmente ne fanno uso la inalino o la fumino per ottenere l'effetto desiderato. Ciò significa che persone che non avrebbero mai provato l'eroina, perché avrebbero dovuto iniettarsela, potrebbero ora sperimentarla.

L'eroina è l'oppiaceo più potente. Appena iniettata, suscita uno stato di rilassamento e di benessere. Il dolore fisico ed emotivo è completamente annullato. Una delle ragioni per cui viene ancora impiegata come sostanza d'abuso è che induce una sensazione di sicurezza e tranquillità.

Gli effetti collaterali dovuti all'assunzione di eroina (particolarmente nei neofiti) comprendono irrequietezza, nausea e vomito; si alternano stati di vigilanza e stati di sonnolenza.

L'overdose è il rischio più prevedibile per chi assume eroina. Il fenomeno si verifica con qualsiasi modalità di assunzione, sebbene l'iniezione endovenosa sia quella più pericolosa. L'eroina deprime il sistema nervoso centrale e inibisce le funzioni vitali, quali le attività intellettive superiori, la respirazione e la frequenza cardiaca. L'assunzione di una dose elevata (specialmente se l'eroina è pura) può provocare uno stato comatoso, caratterizzato da un calo della temperatura corporea e da rigidità. La respirazione rallenta e diventa intermittente e può sopraggiungere la morte.

Gli altri rischi associati all'uso di eroina dipendono essenzialmente dalle modalità utilizzate per l'assunzione. Lo scambio di siringhe porta il rischio di contrarre infezioni quali HIV ed epatite B o C, che sono diffuse tra i tossicodipendenti che si iniettano l'eroina. Un altro pericolo è rappresentato dall'assunzione di eroina in associazione con altre sostanze. Alcol, benzodiazepine e barbiturici sono particolarmente pericolosi, in quanto agiscono tutti deprimendo il sistema nervoso centrale. Dato che anche l'eroina ha la stessa azione, l'effetto dell'associazione di queste sostanze può deprimere la respirazione o la frequenza cardiaca al punto tale da causare insufficienza respiratoria e cardiaca.

L'assunzione regolare di eroina determina tolleranza (indipendentemente dalla modalità di assunzione). Di conseguenza la persona tende ad aumentare gradualmente le dosi per ottenere gli stessi effetti iniziali. La tolleranza può svilupparsi molto rapidamente (nell'arco di alcune settimane) e continua ad aumentare se l'assunzione di eroina è regolare. La tolleranza diminuisce interrompendo l'uso di eroina, ma se si torna ad assumerla alle stesse quantità di prima, facilmente si manifesta una "overdose".

Interrompere l'assunzione della droga può essere difficile soprattutto a causa della gravità dei sintomi da astinenza. L'astinenza può indurre sintomi quali diarrea cronica, crampi muscolari, vomito, insonnia, sudorazione eccessiva, ansia e tremori. La prospettiva di questi sintomi scoraggia molti tossicodipendenti. Una volta che l'astinenza fisica viene superata, si continua a provare per molto tempo il desiderio spasmodico di assumere la droga, e le ricadute sono frequenti. In genere, per poter smettere, gli eroinomani hanno bisogno di una forte rete di assistenza che li aiuti a superare il bisogno spasmodico di droga.

 




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