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QUALI SONO LE CAUSE DELLA SCHIZOFRENIA? - Nessuno è perfetto:Malattie e Disturbi Mentali

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QUALI SONO LE CAUSE DELLA SCHIZOFRENIA?

MALATTIE E DISTURBI MENTALI > LA SCHIZOFRENIA


QUALI SONO LE CAUSE DELL SCHIZOFRENIA?

Non c'è una singola causa conosciuta della schizofrenia. Come si vedrà più avanti, sembra che i fattori genetici producano una vulnerabilità alla schizofrenia, insieme con i fattori ambientali che contribuiscono in modo diverso da individuo ad individuo.
Giusto come la personalità di alcun individuo è il risultato dell'interazione di fattori culturali, psicologici, biologici e genetici, anche l'alterazione della personalità che si verifica nella schizofrenia può derivare dalla somma di differenti fattori. Gli studiosi non sono d'accordo su di un particolare schema di instaurazione del disturbo. Non è stato ancora trovato un gene specifico; nessuna anomalia biochimica è stata provata quale responsabile; nessun evento scatenante sembra sufficiente, di per se stesso, ad ingenerare la schizofrenia.

La schizofrenia si eredita?

È da molto tempo che la schizofrenia si presenta con maggiore frequenza in determinati nuclei familiari. I parenti prossimi di un paziente schizofrenico sono più esposti a contrarre la malattia di quanto non lo siano gli estranei.
I figli di un genitore schizofrenico, ad esempio, hanno ciascuno una probabilità di circa il 10 per cento di essere affetti dallo stesso disturbo. Nel confronto si tenga presente che il rischio di schizofrenia per la popolazione normale è di circa l'1 per cento.
Negli ultimi venticinque anni due tipi di studi sempre più sofisticati hanno dimostrato l'importanza del fattore genetico nello sviluppo della schizofrenia. Un primo gruppo di ricerche ha preso in esame l'incidenza del male fra gemelli identici o fraterni; l'altro ha messo a confronti famiglie biologiche ed adottive.
Recenti studi sui gemelli hanno confermato i risultati di precedenti rilevazioni, scientificamente meno rigorose. I gemelli identici (cioè geneticamente uguali), hanno generalmente un grado di concordanza con la schizofrenia, che non quelli fraterni (la cui uguaglianza genetica è limitata). Si verifica la concordanza quando ambedue i membri di una coppia gemella si rilevano schizofrenici. Quantunque gli studi su gemelli mostrino con convincente evidenza un'influenza del fattore ereditarietà sulla schizofrenia, il fatto che la suddetta concordanza fra gemelli identici sia solo del 40-60 per cento, suggerisce che al verificarsi dell'evento contribuisca anche qualche altro tipo di fattore ambientale.
Un secondo gruppo di studi è rivolto all'esame degli effetti dell'ereditarietà e dell'ambiente su bambini adottati. In Danimarca è stata condotta un'approfondita ricerca sullo stato di salute mentale di bambini di genitori schizofrenici dati in adozione. I risultati sono stati comparati con quelli di bambini, sempre in adozione, ma provenienti da genitori che non avevano precedenti di malattie mentali. Un confronto è stato fatto pure tra i livelli di disturbo mentale tra i parenti di due gruppi di adottati; uno certamente schizofrenico, l'altro senza precedenti di malattia mentale. I risultati di questi studi hanno indicato che la parentela biologica con un soggetto schizofrenico aumenta il rischio di contrarre la malattia, anche quando le persone interessate non abbiano avuto alcun contatto diretto tra di loro.
Questi studi indicano che la schizofrenia ha qualche base ereditaria,ma per conoscere quale sia l'effettiva entità di questa influenza genetica, sono necessari ulteriori ricerche.
La maggior parte degli studiosi concordano nel ritenere che, ciò che può essere ereditata è la vulnerabilità o predisposizione al male; un potenziale ereditario negativo che, al verificarsi di altri fattori, può condurre alla schizofrenia.
Questa predisposizione può essere dovuta ad una deficienza enzimatica o a qualche altra anomalia biochimica, a un lieve deficit neurologico oppure a qualche altro fattore o combinazione di fattori. Noi non comprendiamo ancora come la predisposizione genetica venga trasmessa e non possiamo prevedere esattamente se una determinata persona sarà affetta da schizofrenia. In alcuni individui il fattore genetico può risultare determinante in tal senso; per altri può essere relativamente ininfluente.

I familiari hanno delle colpe?
La maggior parte dei ricercatori concordano nell'affermare che i rapporti familiari non possono causare la schizofrenia. Nei decenni trascorsi c'era una certa tendenza da parte di alcuni operatori sanitari (militanti del movimento antipsichiatrico che ebbe il culmine in Italia con Basaglia) di incolpare i genitori per i disturbi dei loro figli.
Oggi questa deleteria abitudine è generalmente considerata sia poco corretta sia controproducente. Gli operatori sanitari cercano di favorire la partecipazione dei membri della famiglia al programma terapeutico e mostrano anche una più spiccata comprensione per il vero senso di oppressione e di isolamento che molte famiglie sperimentano nei loro tentativi di aver cura dei propri cari.

La schizofrenia è causata da una carenza chimica?
Nonostante non sia stata individuata finora una causa neurochimica per la schizofrenia, le conoscenze di base riguardo la chimica del cervello e i suoi collegamenti con la schizofrenia si stanno ampliando rapidamente.
I neurotrasmettitori, sostanze che permettono i collegamenti fra le cellule nervose, sono sospettati da tempo di essere coinvolti nello sviluppo della schizofrenia. È anche possibile che la malattia sia associata con qualche squilibrio dei complicati ed interrelati sistemi chimici del cervello. Anche se non abbiamo ancora risposte definitive, questa area della ricerca è molto attiva e stimolante.

La schizofrenia è causata da una anomalia fisica?
L'interesse in questo aspetto della ricerca è stato stimolato dallo sviluppo della TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), una specie di tecnica dei raggi-X per visualizzare le strutture del cervello in attività.
Alcuni studi utilizzanti questa tecnica indicano che i pazienti schizofrenici hanno più probabilità di presentare strutture cerebrali abnormi (per esempio l'allargamento delle cavità interne del cervello), rispetto a persone normali della medesima età. Va sottolineato che alcune delle anomalie segnalate sono piuttosto lievi. È stato anche riscontrato che queste anomalie non caratterizzano tutti i pazienti schizofrenici e non si presentano solo in soggetti schizofrenici.
Un ulteriore passo avanti è rappresentato dalla PET (Tomografia ad emissione di positroni). Diversamente dal sistema della TAC, che fornisce immagini della struttura cerebrale, la PET è un modo di misurare l'attività metabolica di aree specifiche del cervello, comprese quelle situate molto in profondità. Finora con la PET si sono fatte nel campo della schizofrenia solo ricerche di carattere preliminare, ma questa nuova tecnica, usata insieme ad altri tipi di esami, permette di fornire importanti informazioni riguardo la struttura e il funzionamento del cervello in attività.
Altre tecniche strumentali che possono migliorare la comprensione della schizofrenia sono quelle contraddistinte dalle sigle MRI (Risonanza magnetica), RCBI ed EEG (Elettroencefalogramma). La prima,la MRI, è una tecnica che consente precise misure della struttura cerebrale basata sugli effetti di un campo magnetico sulle diverse componenti del cervello. Questa tecnica viene talvolta indicata anche con la sigla NMR. La RCBF (regional cerebral blood flow) si ottengono immagini relativi al cervello durante il suo funzionamento: il soggetto inala un gas radioattivo ed in base alla sua comparsa nelle diverse aree si ottengono informazioni circa l'attività di alcune regioni durante le attività mentali. L'ultimo, l'EEG è una specie di esame delle onde cerebrali che traccia una mappa delle risposte del cervello, come reazione a diversi stimoli. Tutte queste nuove tecniche vengono usate per la ricerca e non sono quindi, si noti bene, forme di trattamento.



 




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